Il Ramadan è uno dei Cinque Pilastri dell’Islam.
Il digiuno è un precetto religioso per i musulmani adulti, ad eccezione di quanti sono in età avanzata, in gravidanza, in allattamento, diabetici o malati terminali oppure durante le mestruazioni.
Il Ramadan inizia prima dell’alba e termina dopo il tramonto. Non bisogna mangiare o bere nulla nelle ore di luce. Tra gli altri divieti del Ramadan prevedono che ci si astenga dall’avere rapporti sessuali, mentire, fumare, usare un linguaggio scurrile e fare la guerra.
L’inizio del Ramadan cambia ogni anno, perché il calendario lunare islamico segue le fasi della luna. L’inizio e la fine di tale mese sono stabiliti da un comitato religioso designato che si trova in Arabia Saudita.
Il Ramadan inizia il giorno successivo all’avvistamento da parte del comitato della nuova luna crescente.
Secondo la religione musulmana, nel 610 a.C. l’angelo Gabriele è apparso al profeta Maometto rivelandogli il Corano, il testo sacro dell’Islam. Si ritiene che tale rivelazione (detta “La Notte del destino”) sia avvenuta durante il Ramadan. In questo mese i musulmani praticano il digiuno per commemorare la rivelazione del Corano.
Durante il Ramadan, l’obiettivo del fedele musulmano è crescere spiritualmente e avvicinarsi ad Allah. Per fare questo si prega e si recita il Corano, concentrandosi sull’intenzionalità e sull’altruismo delle proprie azioni astenendosi dal mentire e dal litigare.
Diversi i cibi che si possono mangiare quando cala il sole a seconda delle tradizione . Per esempio in Tunisia, Algeria e Marocco si usa preparare un cous-cous con l’agnello, arricchito da uvetta; i dolcetti tipici della Siria e Giordania sono i “katai”, dolci con ripieno di cocco, nocciole tritate e zucchero. Durante il Ramadan si bevono succhi di frutta, e di liquirizia per la sua proprietà di alzare la pressione
Spiritualità e preghiera, e poi luci, decorazioni, sapori, suoni, profumi, tradizioni, costumi. Per ogni musulmano, a ogni latitudine terrestre, Ramadan è un mese, sotto ogni aspetto, eccezionale. Potrà sembrare strano a chi è abituato ad associare a questo periodo solo un sofferente digiuno da tutto, ma si tratta del momento più atteso dell’anno e di un’occasione gioiosa senza pari. È un mese in cui, letteralmente, cambia la musica. Canzoni di attesa nei mesi precedenti e di congedo verso la sua fine, canzoni per la “Notte del Destino” (Laylat al-qadr), instancabili sessioni di recitazione coranica e, in alcune regioni, il canto e il tamburello che sveglia ogni giorno i fedeli in occasione del suhur (il pasto dell’alba prima del digiuno durante la giornata).
Al termine del Ramadan, viene celebrato lo Id al-fitr che significa “festa dell’interruzione del digiuno” ed è detta anche la “festa piccola”.