ll nutrimento di ogni buon musulmano ha un ruolo centrale nel mantenimento della purezza e dell’integrità stessa del corpo e, di riflesso, dell’anima.È probabile che, originariamente, questi dettami siano nati solo come prescrizioni utili per mangiare sano in luoghi dal clima caldo, se non addirittura desertico (non a caso infatti il significato della parola ramandan è mese torrido).
Col passare dei secoli si sarebbero però trasformati in veri e propri precetti, necessari per il mantenimento di una buona condotta di vita, la cui osservanza è requisito fondamentale per compiacere Allah.
Centrale il ruolo dei cereali, su tutti il riso e soprattutto il frumento, grazie al quale vengono preparati veri e propri “classici” della gastronomia araba: basti citare il cous cous di origini berbere, la pita o pitta (il particolare tipo di pane che spesso accompagna il kebab di carne grigliata o le polpette vegetariane del falafel) e il bulgur (“grano spezzato”), molto apprezzato soprattutto in Turchia. Il latte e i suoi derivati sono perlopiù ammessi (con qualche eccezione), in particolare lo yogurt, come per esempio il “labneh”, preparato con latte di pecora, di vacca e, occasionalmente, anche di capra. Impossibile non menzionare i legumi (su tutti i ceci, le lenticchie e le fave), le verdure in generale e soprattutto le spezie: ingrediente che rappresenta un elemento essenziale nella cucina dei Paesi islamici, dal Medio Oriente all’Africa settentrionale e all’Asia meridionale, in quanto conferiscono sapore, colore e aroma ai piatti, oltre ad avere proprietà benefiche per la salute. Tra quelle più utilizzate nei Paesi islamici, possiamo annoverare:
- il cumino, una spezia molto forte e piccante, usata per insaporire carni, verdure, zuppe e stufati. Il cumino è anche un ingrediente del baharat, una miscela di spezie tipica della cucina araba.
- La curcuma, una spezia dal colore giallo intenso e dal sapore amaro e medio, usata per colorare e aromatizzare carni, verdure, riso e lenticchie. La curcuma è anche un potente antinfiammatorio e antiossidante.
- Il cardamomo, una spezia dal profumo intenso e dal sapore dolce e piccante, usata per aromatizzare il caffè, il tè, i dolci e alcuni piatti a base di carne e riso. Il cardamomo è anche un digestivo e un tonico.
- La noce moscata, una spezia dal sapore dolce e leggermente piccante, usata per insaporire dolci, salse, formaggi e alcuni piatti a base di carne e verdura. La noce moscata ha anche proprietà antispasmodiche e sedative.
- Il pepe nero, una spezia dal sapore piccante e pungente, usata per dare un tocco di sapore a quasi tutti i piatti. Il pepe nero stimola la circolazione, la digestione e il metabolismo.
- Lo zafferano, una spezia dal colore rosso e dal sapore delicato e aromatico, usata per colorare e profumare il riso, il cous cous, i dolci e alcuni piatti a base di carne e di pesce. Lo zafferano è anche un antidepressivo e un afrodisiaco.
- Il sommacco, una spezia dal sapore aspro e acidulo, usata per insaporire insalate, carni, pesce e pane. Il sommacco è anche un antiossidante e un antibatterico.
- Il pimento, una spezia dal sapore dolce e speziato, usata per aromatizzare carni, stufati, dolci e bevande. Il pimento ha anche proprietà analgesiche e antinfettive.
- La cannella, una spezia dal sapore dolce e caldo, usata per insaporire dolci, caffè, tè e alcuni piatti a base di carne e riso. La cannella è anche un antidiabetico e un antinfiammatorio.